lunedì 23 aprile 2012

Risotto giallo con uva crespina

L’abito che indossi ti crea uno stato d’animo. A seconda di come ti vesti, scegli inconsciamente l’umore della giornata. Si chiama ancoraggio: richiami a comando determinate sensazioni piacevoli per poter disporre di qualcosa di positivo nel momento del bisogno.
Chiudo gli occhi e immagino un armadio a tre ante, ma al posto dei vestiti visualizzo le emozioni che vorrei vivere. Hanno i miei colori preferiti, la mia taglia, il mio profumo. Devo solo scegliere quale indossare: intimità, amore, complicità.
Ripongo l’abito grigio, come quello che indossava Gregory Peck in un vecchio film degli anni Cinquanta. Il grigio è la terra di nessuno, una zona smilitarizzata, un muro di Berlino. È apatico e neutrale, non presuppone nessuna assunzione di responsabilità.
Un vestito blu è più adatto alla serata. Trasmette sicurezza, protezione e fiducia. Rappresenta i legami di cui voglio circondarmi per sentirmi stabile, libero da ogni tensione. Ma soprattutto rappresenta l’unione, la fedeltà.
Infilo una vecchia cravatta kipper ties e la allaccio con un doppio nodo Windsor, grande, triangolare e perfettamente simmetrico. Lucido le scarpe, stringo la cintura, allaccio i primi due bottoni della giacca. La cena è già pronta, la tavola apparecchiata.
Suona alla porta. Gli apro con un sorriso. Buon compleanno, amore.

PRIMI > RISOTTO GIALLO CON UVA CRESPINA

Riso > 5 pugni
Bacche di crespino (berberitzen) > 2 pugni
Prugne secche > 8
Curcuma > 1 cucchiaio
Curry > 1 cucchiaio
Menta > 15 foglie
Cipolla > ½
Brodo vegetale > 1 l
Olio extravergine d’oliva > 5 cucchiai
Sale > 1 pizzico
Pepe di Sichuan > 1 pizzico

Versate l’olio extravergine d’oliva in una padella antiaderente, tritate finemente la cipolla e fatela soffriggere finché non sarà appassita.
Unite le foglie di menta, le bacche di crespino, le prugne secche tagliate a listarelle, il riso e alzate leggermente la fiamma. Quando i chicchi avranno un aspetto traslucido aggiungete la curcuma e il curry, quindi versate il vino e lasciatelo evaporare.
Salate, pepate e aggiungete il brodo bollente, facendolo assorbire pian piano, un mestolo alla volta.
Dopo circa 15 minuti, spegnete il fuoco e mantecate il riso con una noce di burro. Lasciatelo riposare per un paio di minuti prima di servirlo.

2 commenti:

  1. Ciao, ripasso da qui dopo un po'...periodo frenetico...Devo dire che quello che scrivi e come lo scrivi, oltre a quello che cucini, è molto nelle mie corde. Mi aggiungo ai tuoi lettori volentieri, se ti va passa a trovarmi, mi farebbe piacere ;-)

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    1. grazie per le parole, e grazie per esserti aggiunta!
      verrò a trovarti sul tuo blog... o magari ci incroceremo senza saperlo alla bottega delle spezie di ferrara... ;-)

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