Ho
sempre amato il vintage, forse
perché indossandolo si ha la consapevolezza di essere unici. Quelli vintage sono prodotti ineguagliabili, ricchi di
personalità e storia. Sono realizzati con materiali eccellenti e una cura che
oggi sarebbero fuori della portata dei più, e rappresentano una varietà di
stili che non può essere preda dalla moda corrente. Un valore aggiunto
inestimabile, in quest’epoca di globalizzazione forsennata.
Eco
sostenibilità, riduzione dello spreco, estetica vintage. Il termine si utilizza
anche per definire la moda d’epoca, intesa come patrimonio storico e culturale.
Abiti,
accessori, oggetti di design… Ma si potrà parlare anche di ricette vintage?
D’altronde,
il vintage ha a che fare con la cucina, almeno in senso lato: il termine deriva
infatti dal francese antico vendenge, che indicava i vini vendemmiati e prodotti nelle annate migliori,
diventato poi sinonimo dell’espressione d’annata.
E
così ho ripensato alla cucina della mia famiglia, a quando ero bambino. Ricordo
le mie idiosincrasie nei confronti di alcuni cibi. La fesa di tacchino, per
esempio. Nonostante amassi il petto di pollo, specialmente alla panna. Era
impossibile ingannarmi. Essendo così magro, trovavo il tacchino
stopposo, per nulla saporito. Poi, un giorno, mia madre l’ha cucinato in umido,
con le zucchine e i pomodorini, e me ne sono innamorato.
Era da molti anni che non lo mangiavo. Così, al
ritorno dal Padova Vintage Festival, mi sono dedicato una ricetta degli anni
Settanta. Con le verdure e le erbe aromatiche dell’orto, perché per una ricetta
vintage servono alimenti eccellenti. E
una cura speciale.
SECONDI > FESA DI TACCHINO IN UMIDO CON
ZUCCHINE E POMODORINI TRIFOLATI
Fesa
di tacchino > 4 fettine
Zucchine
> 6
Pomodori
datterini > 300 g
Vino
Porto > 1 bicchierino
Aglio
> 1 spicchio
Menta
> 1 rametto
Melissa
> 1 rametto
Olio
extravergine d’oliva > 4 cucchiai
Burro
> 1 noce
Sale
> 1 pizzico
Pepe
> 1 pizzico
Lavate
e spuntate le zucchine, quindi affettatele a rondelle sottili.
Scaldate
l’olio extravergine d’oliva in una padella antiaderente, e fate dorare lo
spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato.
Aggiungete
le zucchine, il sale e il pepe, e fate cuocere a fuoco vivo per almeno 10
minuti, mescolando delicatamente perché la verdura non si attacchi al fondo.
Unite i pomodori datterini lavati e tagliati a metà
per il lungo, coprite con un
coperchio e continuate la cottura ancora qualche minuto, abbassando la fiamma.
Attenzione:
se le zucchine sono fresche e sode cuoceranno presto, altrimenti la cottura
richiederà più tempo. Assaggiatele, e non avrete dubbi.
Togliete
le verdure e conservatele in un piatto.
Versate
nel fondo di cottura una noce di burro. Fate rosolare le fettine
di tacchino passate nella farina, quindi sfumatele con un bicchierino di
porto, che farete evaporare velocemente.
Una volta cotte, aggiungete le verdure trifolate,
qualche foglia di menta e di melissa tritate, e fate insaporire per un paio di
minuti.
Una variante gustosa? Aggiungete alle zucchine una melanzana tagliata a cubetti!
è un vero piacere trovare un altro foodblogger ferrarese ;)
RispondiEliminaComplimenti per questo tacchino veramente delizioso!
ciao francesca,
Eliminaho appena curiosato nel tuo blog... complimenti (anche per l'omaggio a virginia woolf)!
felice che questa ricetta ti sia piaciuta... ogni tanto anch'io cedo alla tradizione...! ;-)
Direi di sì, anche per realizzare ricette diverse dai gusti e dai profumi unici, come questa che hai saputo preparare molto bene.
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