martedì 16 ottobre 2012

Budino di cioccolato nero all'aroma naturale di menta con spuma di ricotta al Marsala

Qualche giorno fa, la rivista statunitense “New England Journal of Medicine” ha pubblicato on line i risultati di un’eccentrico studio, condotto da Franz Messerli del San Luke’s-Roosevelt Hospital e della Columbia University di New York. L’autore della ricerca stabilisce un nesso tra il consumo pro capite di cioccolato e il numero di Nobel vinti dai vari Paesi. Utilizzando i dati dei maggiori produttori di cacao in ventitrè nazioni, il medico ha redatto una singolare classifica: in testa troviamo la Svizzera che – in proporzione al numero di abitanti – è prima per consumo di cioccolato e per premi Nobel assegnati. A metà classifica troviamo gli Stati Uniti, l’Olanda, l’Irlanda, la Francia, il Belgio e la Germania, mentre parecchio più in basso si posiziona l’Italia, sotto l’Australia e poco prima della Spagna. Chiudono la classifica la Cina e il Brasile.
Mangiare cioccolato fa bene. Basta non eccedere.
Il consumo di cioccolato è in grado di far aumentare i livelli di colesterolo buono e di abbassare il colesterolo cattivo. Quello fondente in particolare è un alleato contro l’infarto, combatte l’ipertensione e tiene sotto controllo la pressione arteriosa: i suoi flavonoidi (composti chimici naturali diffusi nelle piante superiori) favoriscono infatti l’apertura dei vasi sanguigni, migliorando la circolazione e riducendo i valori della pressione.
Grazie al magnesio, il cioccolato agisce inoltre contro lo stress, attenuando l’irritabilità e il nervosismo. Ne bastano 40 grammi al giorno, il risultato è garantito! Inoltre, la teobromina e la caffeina contenute nel cioccolato alleviano la sensazione di stanchezza e favoriscono la concentrazione.
E che dire dei suoi benefici contro la depressione? Il cioccolato stimola la produzione di serotonina, di endorfine e di anandamide, sostanze che condizionano le nostre emozioni, i nostri stati d’animo e quindi il nostro umore.
Il cioccolato è infine un vero e proprio afrodisiaco naturale, merito di sostanze eccitanti come la feniletilamina, molecola prodotta naturalmente dall’organismo durante l’innamoramento. La sua attività avrebbe come principale effetto il rilascio di dopamina, neurotrasmettitore legato alle sensazioni di piacere che soddisfano stimoli come fame, sete e pulsione erotica.
Non vi serviranno altre scuse, spero, per concedervi questo piccolo e innocente peccato di gola…

DOLCI > BUDINO DI CIOCCOLATO NERO ALL’AROMA NATURALE DI MENTA CON SPUMA DI RICOTTA AL MARSALA

Latte intero > ½ litro
Zucchero > 120 g
Ricotta > 250 g
Cioccolato all’aroma naturale di menta > 150 g
Cioccolato fondente > 30 g
Marsala > ½ bicchiere
Agar agar > 1 cucchiaino colmo
Latte > 1 tazzina
Miele > 1 cucchiaio

In un pentolino, fate sciogliere nel latte il cioccolato all’aroma naturale di menta (ottimo per questa ricetta il Lindt Excellence Menthe Intense).
Versate 100 g di zucchero e portate a ebollizione.
Abbassate la fiamma e aggiungete l’agar agar sciolto in un goccio di latte. Proseguite la cottura per cinque minuti esatti continuando a mescolare, poi spegnete il fuoco, versate negli stampini e lasciate raffreddare a temperatura ambiente per un’ora, poi trasferite il budino in frigo per sei ore.
Sciogliete 20 g di zucchero nel Marsala. Portate a bollore e proseguite fino a ridurre il vino a metà del volume iniziale. Fate raffreddare.
Passate la ricotta al setaccio, versatela in una ciotola di vetro, aggiungete il miele e montate il composto con una frusta. Versate lo sciroppo al Marsala continuando a battere fino a completo assorbimento.
Aggiungete il cioccolato fondente a pezzetti, mescolando delicatamente.
Sformate i budini (immergendo gli stampini velocemente in acqua bollente vi risulterà più facile) e decorateli con la spuma di ricotta al Marsala, guarnendo il tutto con cacao in polvere o pezzetti di cioccolato.

In molti mi chiedono cosa sia l’agar agar, alimento ancora poco diffuso nelle nostre cucine. Sappiate che si tratta di un gelificante naturale ricavato da alghe rosse. Ha un sapore tenue ed è ricco di minerali. Lo trovate in erboristeria o in farmacia.
In alternativa, per questa ricetta potete usare 8-9 fogli di colla di pesce (circa 16-18 g), seguendo le istruzioni sulla confezione. Prima, però, è bene chiedersi di cosa sia composta questa diffusissima gelatina essiccata. Originariamente la colla di pesce era ricavata dalla vescica natatoria dello storione e dalla cartilagine di pesce, ma oggi è prodotta prevalentemente utilizzando la cotenna del maiale insieme a ossa e cartilagini anche di origine bovina.
E con questo dovrei aver chiarito perché continuo a consigliarvi l’agar agar…

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