domenica 21 ottobre 2012

Quinoa con seppie al pomodoro e capperi di Pantelleria

Anche oggi il treno è in ritardo. A volte ringrazio i ritardi dei treni, perché mi permettono di rimanere in stazione un po’ di più. 
In quei momenti, mi scelgo un posto defilato e osservo la gente, cercando di capire dove andrà, che aspettative ha.
Le stazioni mi hanno sempre affascinano per la moltitudine di persone. Tutte diverse le une dalle altre, eppure tutte uguali. Le guardo allinearsi dietro la linea gialla, nell’attesa del treno. Ognuna con la propria storia che cerco di intuire da un gesto, un’espressione, un modo di vestire. Storie di uomini e di donne. Di quello che sono e di quello che non sono. O semplicemente di quello che avrebbero voluto essere.
Faccio il pendolare da quattro anni. Viaggio senza bagagli. Prendo treni di corsa, mentre in corsa arrivano al binario. Salgo nella calca e viaggio accalcato con estranei che sanno di fumo, di sudore, di McDonald’s o di fragranze dolciastre nebulizzate sempre troppo generosamente.
Noto subito i pendolari che incrocio con più frequenza. Li osservo uno per uno. Non ne conosco nessuno, ma ormai ho memorizzato le facce. Mi incuriosiscono soprattutto gli occhi che cercano altri occhi, che scrutano come alla ricerca di qualcuno.
Che belli gli sguardi sul treno, tutti un po’ lascivi, tutti che chiedono qualcosa, che cercano nell’altro un appiglio. C’è chi si innamora a prima vista e chi tradisce a ogni sguardo. E c’è chi piange per un amore finito, volgendo lo sguardo al panorama che passa veloce.
Guardare fuori dal finestrino è come cercare una risposta, una soluzione, una via d’uscita a una monotonia che non riusciamo a fuggire.
Osservo la gente che vive la propria vita, e mi rendo conto di quante facce abbiano oggi le nostre città. Una faccia per ogni giorno dell’anno.

SECONDI > QUINOA CON SEPPIE AL POMODORO E CAPPERI DI PANTELLERIA

Quinoa > 300 g
Seppie > 800 g
Passata di pomodoro > 250 g
Capperi di Pantelleria > 2 manciate
Dragoncello fresco > 1 mazzetto
Vino bianco > ½ bicchiere
Olio extravergine d’oliva > 4 cucchiai
Zucchero > 1 pizzico
Sale > 1 pizzico
Pepe bianco di Penja > 1 pizzico

Svuotate e pulite le seppie, eliminando l’eventuale osso contenuto nella sacca, gli occhi e il becco. Lavatele sotto l’acqua corrente e asciugatele con carta da cucina.
Fatele rosolare nella pentola a pressione con l’olio extravergine d’oliva, il dragoncello tritato, il pepe bianco di Penja e poco sale.
Versate il vino bianco e fatelo sfumare, quindi versate la passata di pomodoro, un pizzico di zucchero e i capperi.
Mescolate e chiudete la pentola a pressione.
Appena il sibilo si intensifica, abbassate la fiamma e cuocete per 10 minuti (il tempo può variare di qualche minuto a seconda della grandezza delle seppie).
Spegnete il fuoco, lasciate sfiatare bene, quindi aprite la pentola a pressione, togliete le seppie e tenetele da parte coperte.
Versate la quinoa nel liquido di cottura, mescolate e chiudete nuovamente la pentola a pressione.
Appena il sibilo si intensifica, abbassate la fiamma e cuocete per 2 minuti.
Spegnete il fuoco, lasciate sfiatare bene, quindi aprite la pentola a pressione.
Lasciate asciugare la quinoa a fiamma dolce, mescolando perché non si attacchi.
Impiattate la quinoa servendovi di un coppapasta. Guarnite con le seppie e una spolverata di dragoncello fresco tritato.

Originaria del Sud America, la quinoa è una delle piante con più proprietà nutritive al mondo: per il suo buon apporto proteico costituisce l’alimento base per le popolazioni andine.
Nonostante sia utilizzata come un cereale, per via del suo contenuto abbondante di amido, la quinoa non contiene glutine ed è quindi indicata nelle diete per celiaci. La trovate in erboristeria, nei negozi di alimenti biologici e nei supermercati NaturaSì.

4 commenti:

  1. Volevo giusto chiederti consiglio su come come cucinare la quinoa che ho comprato la settimana scorsa. Leggevo che viene chiamata il non cereale e che la mangiavano gli astronauti, tanto è nutriente. Bebi

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  2. ciao bebi,
    allora ti ho letto nel pensiero...! ;-)
    posterò anche una variante vegetariana, appena avrò tempo di testarla...
    qualche settimana fa, a roma, sono stato tentato da un supermercato bio: ho comprato quinoa, farricello, gomasio e altre diavolerie...
    sono in arrivo nuove contaminazioni di gusto...

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  3. Ora non so se sia la tua professione, ma questo è un bel commento filosofico...passando alla ricetta, un piatto gustoso, senza trascurare la qualità.

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    1. grazie, di professione scrivo e insegno scrittura creativa, anche se la cunina si sta facendo largo a poco a poco tra le mie attività...
      niente di filosofico, per carità, semplicemente il vizio di osservare le persone e ciò che mi circonda...

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