venerdì 21 marzo 2014

Girella di pasta sfoglia con guanciale, mela verde, taleggio e olive taggiasche su carpaccio di finocchio al basilico

La semplicità è armonia, anche in cucina. Ma è anche la più sospetta delle qualità. Spesso non ci rendiamo conto di quanto sia eccezionale. Ce ne vergogniamo, perché ci sentiamo in dovere di complicare tutto, trasferendo i nostri bisogni sulla capacità altrui di nutrire i nostri propositi.
I piaceri semplici sono l’ultimo rifugio della gente complicata, scriveva Oscar Wilde. Perché la semplicità è un lavoro lungo, paziente, assiduo di semplificazione. Una complessità risolta. È la più lieve delle virtù, la più trasparente e la più rara. Un’ancora a cui legarci nei momenti più turbolenti e fragili.
La semplicità è una materia relativa, dipende dal clima, dalle abitudini, dalla cultura, dal carattere dell’individuo. Tutti noi cuciniamo dei piatti che, consciamente o inconsciamente, ci raccontano agli altri. E ogni giorno descriviamo noi stessi e il nostro stato d’animo scegliendo quali alimenti acquistare.
La sfida, di questi tempi, è proprio questa: ritrovare la semplicità. Nei gesti, nelle parole, nell’esserci. Perché la semplicità è un meraviglioso obiettivo.
Questo piatto nasce per caso, di fretta, per riparare a una cena improvvisata. Ne ho citato gli ingredienti su Facebook, senza neppure postarne la fotografia, e il post ha ricevuto decine di commenti curiosi ed entusiasti. Credo che niente crei più stupore della semplicità, perché forse non esiste niente di più difficile che essere semplici. Così mi sono deciso a svelarne la ricetta.
Semplice, naturalmente. Cioè non complessa, personale, soggettiva e libera, ma animata dallo stesso entusiasmo di sempre per la cucina creativa.
Un piatto che potrete trasformare a piacere senza paura di sbagliare il risultato. Finalmente.

ANTIPASTI > GIRELLA DI PASTA SFOGLIA CON GUANCIALE, MELA VERDE, TALEGGIO E OLIVE TAGGIASCHE SU CARPACCIO DI FINOCCHIO AL BASILICO

Pasta sfoglia > 1 rotolo (rettangolare)
Guanciale > 100 g
Mela Granny Smith > 1
Taleggio > 60 g
Olive taggiasche > 40 g
Finocchi > 2
Uovo > 1
Basilico > 1 mazzetto
Olio extravergine d’oliva al basilico > 4 cucchiai

Lasciate il rotolo di pasta sfoglia per qualche minuto a temperatura ambiente, quindi stendetelo su un piano.
Adagiate sul rotolo il guanciale affettato finemente lasciando scoperto solo un paio di centimetri lungo un lato corto.
Lavate la mela, eliminate il torsolo, quindi tagliatela a fette sottili con una mandolina.
Adagiate le fettine di mela sul guanciale, quindi grattugiate sugli altri ingredienti il taleggio e distribuite le olive taggiasche denocciolate.
Arrotolate il rotolo di pasta sfoglia delicatamente, dal lato corto, facendo attenzione che non rimanga aria all’interno e che il ripieno non fuoriesca.
Chiudete il rotolo con il lembo di sfoglia lasciato scoperto, facendo una lieve pressione perché la pasta non si separi in cottura.
Con un coltello affilato, tagliate il rotolo in fette spesse circa quattro centimetri.
Spennellatele le girelle di pasta sfoglia con il tuorlo d’uovo sbattuto e disponetele (non troppo vicine le une alle altre) su una teglia rivestita di carta forno.
Fatele cuocere in forno caldo a 200° per circa 15 minuti, o comunque fino a quando la pasta sfoglia non sarà gonfia e dorata.
Mondate intanto i finocchi, eliminando la parte del gambo e la prima foglia più legnosa.
Tagliateli a fette sottilissime con una mandolina.
Insaporiteli con l’olio extravergine d’oliva al basilico, conditeli con sale e pepe e lasciateli riposare per 10 minuti.
Appena prima di servire, sistemate il carpaccio di finocchio sui piatti, adagiatevi sopra le girelle di pasta sfoglia appena tiepide, quindi spolverate il tutto con qualche foglia di basilico fresco tritato al momento.

Se non lo trovate in commercio, sappiate che preparare l’olio extravergine d’oliva al basilico è semplicissimo.
Lavate e asciugate con cura 40 foglie di basilico fresche e 5 infiorescenze fresche di basilico (le infiorescenze sono profumatissime, se non ne avete aggiungete 20 foglie alla dose suggerita).
Lasciate il tutto in infusione in un vaso di vetro per 15 giorni in 1 litro di olio extravergine d’oliva, al buio, quindi filtrate e imbottigliate.

1 commento:

  1. La semplicità è relativa, come relativamente bella e deliziosa è questa girella, compliments :-)
    Lorenzo D.

    RispondiElimina